Punta Nordend

Altitudine: 4.609 m slm
Coordinate geografiche: Lat. N 45° 56' 26'', Long. E 7° 52' 10''
Prima ascensione:
1861 da parte di T.F. e Edward N. Buxton con le guide alpine J.J. Cowell e Michel Payot.

La Nordend è la seconda vetta del Monte Rosa. Tra le quattro del massiccio è quella posizionata più a nord e, per il lungo avvicinamento necessario, è certamente la meno visitata. Dopo diversi tentativi di parecchi alpinisti dell'epoca, nel 1861, furono Buxton e Cowell, accompagnati dalle guide alpine Payot e Binder, a compiere la prima ascensione passando per la Silbersattel. La prima salita, invece, dalla Cresta di Santa Caterina fù portata a termine solo nel 1906. La cordata, formata dai fratelli Lochmatter e da Ryan, non fece uso di chiodi: impresa eccezionale per quei tempi ! La Silbersattel, o Sella d'Argento, è il colle che separa la Nordend dalla vicina e più alta Dufour. Da qui passano le vie normali per chi proviene dalla Monte Rosa Hutte, il rifugio svizzero situato a quota 2.795 metri, e dalla Capanna Regina Margherita. Da quest'ultima si scende al Colle Gnifetti, si sale alla Zumstein per scendere al Colle omonimo, si sale alla Dufour per scendere alla Silbersattel, da qui una cresta molto esposta conduce direttamente in vetta. Una traversata che raggruppa le quattro vette più alte del Monte Rosa in una "classica" che offre impressionanti e straordinarie vedute dall'alto della Parete Est e un incredibile panorama a 360 gradi.

Accessi
Si raggiunge il rifugio Mantova partendo da punta Indren come per gli itinerari precedenti dove pernotteremo.
Il mattino seguente ci incamminiamo presto, per raggiungere la conca glaciale alle spalle del rifugio Gnifetti, pochi metri prima di giungere a quest’ultimo lasciamo la traccia e se è battuta prendiamo quella che sale a destra sul ripido pendio nevoso. In sua assenza possiamo puntare diritti verso l'alto sul pendio. In breve ci troviamo in una grande conca del Ghiacciaio e da qui la traccia (in condizioni normali) è evidente. La seguiamo facendo sempre attenzione ai crepacci. Attraversata la conca ci aspetta una ripida salita. Alla nostra destra abbiamo la Piramide Vincent. Continuiamo la salita che per più di una volta si attenua e sembra finire, oltrepassata la Piramide Vincent vediamo il Balmenhorn e la sua statua del Cristo delle Vette (utile riferimento). Molto importante sapere che, in caso di necessità dovuta al cattivo tempo o altro, sul Balmenhorn c'è il Bivacco Giordano. Sempre alla nostra destra poi vediamo il Corno Nero e proseguiamo fino ad un largo pianoro: il Colle del Lys. Qui siamo circa a metà tra Capanna Gnifetti e Capanna Margherita (visibile davanti a noi). Lasciata a destra anche la Ludwigshöhe riprendiamo il cammino seguendo la traccia che scende leggermente e poi in piano prosegue costeggiando la Parrot; riprende poi la salita leggermente a sinistra e poi diritta verso l'alto. Alla fine di quest'altra ripida salita ci troviamo al Colle Gnifetti, da qui prendiamo a destra. L'ultimo tratto in diagonale destra e poi sinistra ci permette di arrivare al pianoro (con la bandiera) antistante la Capanna Regina Margherita dove pernottiamo.
Il mattino seguente ci incamminiamo prestissimo, scendiamo per il ripido e breve tratto fino al Colle Gnifetti, lo attraversiamo per intero e risaliamo, sul lato opposto, seguendo la traccia in cresta che ci permette di raggiungere i pochi metri di roccia prima della vetta della Zumstein. Scendiamo poi dall'altra parte e seguiamo la cresta, molto esposta, facendo molta attenzione. Arriviamo così al Colle Zumstein o Colle del Papa dove la cresta riprende a salire. La traccia su neve finisce e proseguiamo sulla rossiccia roccia fino alla vetta. I graffi dei ramponi che vediamo sulla roccia costituiscono un ottimo riferimento per la traiettoria. Sulla vetta della Dufour è posta una croce metallica. Scendiamo dalla parte opposta facendo molta attenzione alla discesa molto ripida di neve ghiacciata. Seguiamo poi leggermente a destra la traiettoria che attraversando la Silbersattel (o Sella d'Argento) ci porta all'inizio della cresta sud della Nordend. La percorriamo tutta fino all'anticima e, dopo un brevissimo tratto di roccia, raggiungiamo la vetta della Nordend. Per il rientro seguiamo lo stesso percorso fino al Colle Gnifetti e poi a destra verso il Colle del Lys, seguiamo il percorso di salita del giorno precedente, fino al rifugio Mantova per un meritato pranzo.

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