Punta Dufour 4.634 mt.

Nome: Punta Dufour
Altitudine: 4.634m slm
Coordinate geografiche: Lat. N 45° 56' 12'', Long. E 7° 52' 0''
Prima ascensione: 1 agosto 1855 da parte di John Birbeck, Charles Hudson, Ulrich Lauener, Christopher Smyth, James G. Smyth, Edward Stephenson, Matthäus Zumtaugwald e Johannes Zumtaugwald

La Dufour è la vetta più alta del Monte Rosa. Il suo nome è in onore del Generale e Comandante delle Truppe svizzere G. H. Dufour che, oltre ad avere dei meriti militari, pubblicò la Carta Dufour, il primo atlante topografico della Svizzera.
La Dufour fu conquistata nel 1855 da Hudson, Birkbeck, Stephenson e Smythe accompagnati dalle guide alpine J. e M. Zumtaugwald e Lauener. La sua parete est fu invece conquistata nel 1872 da una cordata composta da tre inglesi, un austriaco, uno svizzero e l'italiano Giovanni Oberto. Due anni dopo fu percorsa anche la cresta sud-est, quella che oggi è, dall'Italia, la via normale.
Non è la classica cima appuntita, alcuni suoi lati mostrano lineamenti "tondeggianti" e trae un particolare fascino dal colore rossiccio caratteristico della roccia che la compone; rossiccio spesso contrastato dalle chiazze bianche tipiche delle nevicate estive. L'ascensione, quindi, è interessante non solo perché è la più alta del Monte Rosa, ma anche per il suo aspetto decisamente più bello e comunque diverso da come solitamente si osserva dalla pianura lombarda e piemontese.
Particolarmente suggestiva è la cresta molto esposta che si percorre durante la traversata dalla Capanna Regina Margherita, e, in vetta, spettacolare è la vista di tutto il gruppo del Monte Rosa, del Monte Bianco, del Gran Paradiso, del "vicino" Cervino e delle Alpi svizzere.

Accessi
Si raggiunge il rifugio Mantova partendo da punta Indren come per gli itinerari precedenti dove pernotteremo.
Il mattino seguente ci incamminiamo prestissimo, per raggiungere prima il Col del Lys e successivamente il Colle Gnifetti, dove girando a sinistra seguiamo la traccia in cresta che ci permette di raggiungere i pochi metri di roccia prima della vetta della Zumstein. Scendiamo poi dall'altra parte e seguiamo la cresta, molto esposta, facendo molta attenzione. Arriviamo così al Colle Zumstein o Colle del Papa dove la cresta riprende a salire. La traccia su neve finisce e proseguiamo sulla rossiccia roccia fino alla vetta. I graffi dei ramponi che vediamo sulla roccia costituiscono un ottimo riferimento per la traiettoria. Sulla vetta della Dufour è posta una croce metallica. Per il rientro seguiamo lo stesso percorso fino al Colle Gnifetti e poi a destra verso il Colle del Lys, seguiamo il percorso di salita del giorno precedente, fino al rifugio mantova per un meritato pranzo.