Corno Nero o Schwarzhorn 4.322 mt.

Altitudine: 4.322m slm
Coordinate geografiche: Lat. N 45° 54' 54'', Long. E 7° 51' 43''
Prima ascensione: 18 agosto 1873 da parte di Marco Maglionini, Albert de Rothschild, Eduard Cupelin, Peter Knubel, Nikolaus Knub

Il Corno Nero (Schwarzhorn) è una vetta che sale di poco rispetto al ghiacciaio circostante; nonostante ciò è una vetta che non è solo arricchimento della "collezione dei 4000". Offre, infatti, un bel panorama ed è bello gustarselo soprattutto quando si ha la fortuna di essere soli in vetta. La Valsesia da una parte, il Ghiacciaio del Lys dall'altra, tante vette tutt'intorno... Il Corno Nero è stato conquistato per la prima volta il 18 agosto 1873 da Marco Maglioli e Albert Rotschild. Vi arrivarono accompagnati dalle guide Eduard Cupelin, Peter Knubel e Nicolaus Knubel e da tre portatori.

Accessi
Si raggiunge il rifugio Mantova partendo da punta Indren come per gli itinerari precedenti dove pernotteremo.
Il mattino seguente ci incamminiamo presto, per raggiungere la conca glaciale alle spalle del rifugio Gnifetti, pochi metri prima di giungere a quest’ultimo lasciamo la traccia e se è battuta prendiamo quella che sale a destra sul ripido pendio nevoso. In breve raggiungiamo la grande conca del Ghiacciaio e da qui la traccia (in condizioni normali) è evidente. La seguiamo facendo sempre attenzione ai crepacci. Attraversata la conca ci aspetta una ripida salita. Alla nostra destra abbiamo la Piramide Vincent. Continuiamo la salita che per più di una volta si attenua e sembra finire, oltrepassata la Piramide Vincent vediamo il Balmenhorn e la sua statua del Cristo delle Vette (utile riferimento). Molto importante sapere che, in caso di necessità dovuta al cattivo tempo o altro, sul Balmenhorn c'è il Bivacco Giordano. Ci dirigiamo ora a destra verso il Corno Nero seguendo la traccia che ci porta direttamente alla base della sua parete ovest. Piccozza alla mano iniziamo a salire la ripida e breve parete di neve spesso gelata. Giungiamo quindi sulla cresta sommitale e a sinistra, con pochi metri di roccia, siamo sulla vetta del Corno Nero. Rientriamo poi seguendo la via percorsa per la salita fino alal rifugio Mantova per un meritato pranzo.